December 26, 2020
Digitalmind: ripensare il digitale per creare legami
È certamente un anno difficile da gestire questo, con tutti i vissuti emotivi che lo accompagnano e ci coinvolge tutti, quindi nessuno può essere guida dell’altro. Tocca stare più che mai con i piedi per terra e trasformare un momento di crisi in una opportunità per costruire qualcosa di nuovo e di bello.
Il digitale accompagnerà le nostre giornate per ancora un po' di tempo e allora è necessario escogitare nuovi modi per far funzionare questi sistemi, per riattivare la motivazione al loro utilizzo con maggior successo. Come in tutte le crisi anche la pandemia ci obbliga a cambiare, ad adattarci, alzare lo sguardo e imboccare nuove strade, senza tornare indietro.
April 21, 2020
Adattamento creativo. Vivere la negazione e trasformarla in opportunità
Sono passati già due mesi dall'inizio di questa brutta faccenda dal nome criptico (Covid19) che coinvolge tutti, in tutti gli aspetti della nostra vita. Stiamo probabilmente entrando in una nuova fase, in cui le nostre vite saranno trasformate. Le emozioni che accompagnano questo momento sono tante, confuse e talvolta contrastanti. Qualcuno preferisce non uscire più di casa, molti si stanno chiedendo se saranno in grado di vivere la loro vita di prima, tutti hanno esaurito le loro idee su come passare il tempo in quarantena. Ho cercato di rifletterci su e mettere un po' di ordine teorico tra le districate emozioni di questo periodo, partendo da come funzionano i nostri processi emotivi interni ,che sicuramente in questo momento di crisi risultano essere amplificati e, talvolta, fuori controllo. Tanto si sta scrivendo su questo tema, quindi mi sembra superfluo unirmi al frastuono della sovrainformazione, se non per ribadire un unico concetto per me basilare: ne usciremo nuovi e fantasticamente più umani...d'altronde siamo gli esseri più adattivi per eccellenza! Buona lettura.
May 20, 2019
Lo stupore come porta d'accesso della felicità
Cosa accade nel nostro cervello quando ci coglie lo stupore? Siamo ancora in grado di meravigliarci di fronte alle cose come quando eravamo bambini? hai mai pensato di divenire un architetto dello stupore?
Sabato a Sotto il Monte (BG) abbiamo parlato di stupore e meraviglia … rispondendo a questi interrogativi.
Condivido con voi le mie riflessioni
Siamo curiosi di vedere le forme uniche e irrepetibili che assume nella nostra vita? Se la risposta è sì, sappiamo che tocca sedersi sulla soglia e assaporare senza fretta. La felicità non è nelle cose: accade, se ci permettiamo di stupirci per infiniti ed estasianti momenti, senza sentirci soffocare da qualcosa che ancora non conosciamo. Finché ci sarà desiderio di stupirci ci sarà vita. Il desiderio dilata l’orizzonte della nostra vita, nel momento in cui l’ordinario della nostra vita non diventa ripetitivo, ma riusciamo a trovare in esso l’esperienza del nuovo. Come diceva Sant’Agostino la felicità è “amare quello che si ha”. E credo stia qui il segreto di una esperienza di qualità, se responsabilmente scegliamo di vivere.
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January 10, 2019
Di rinascite e ripartenze. La bellezza del sentirsi liberi: liberi di essere se stessi
Quando mi chiedono: chi te lo fa fare ogni giorno a riempirti dei problemi della gente!? non so ancora cosa rispondere per rendere la mia idea, e quanto mi senta profondamente grata ed onorata a svolgere questo mestiere.
Credo nel potere della terapia.. credo che il cambiamento.. credo che ci sia sempre un'alternativa o un modo migliore di volgere al finale.. credo nelle transazioni perché non sono mai univoche ma sono scambio vero puro se si aprono occhi ed orecchie verso l'altro, andando oltre se stessi.
Ma come si fa a spiegare tutto ciò a chi non l'ha vissuto???
poi arriva qualcuno che ti semplifica la vita e ti dice questo:
"Se le mie riflessioni potranno essere d'aiuto anche a una sola persona, ne sarò davvero felice.
Credo fermamente nella condivisione di esperienze e nella diffusione di "good vibes": se poi le esperienze hanno un sudato lieto fine come il mio, meglio ancora! Grazie a te, grazie a me, grazie a noi che ci siamo trovate e abbiamo condiviso questo percorso che mi vede rinata e profondamente arricchita, come ben sai"
E allora mi sento profondamente felice e grata.
Buona lettura :-)
November 01, 2018
Quando le persone mi chiedono: perché mi capita di avere l’ansia anche quando non sono in ansia? Vorrei rispondere più o meno così.
Perché non riusciamo a difenderci dall’assalto emotivo interiore?
Perché non pensiamo con la nostra testa?
Perché siamo sovrastati dalla paura e non riusciamo a godere delle cose belle?
Tutte queste domande metterebbero k.o. anche un elefante.
Per tutta risposta Io mi fermo, mi siedo comoda e aspetto. Respiro. Prima veloce e poi sempre più lentamente. Finalmente sento il ritmo del mio cuore. Sono viva e sono qui. Il pensiero sopraggiunge, e mi calmo. Sorrido e penso, con gli occhi un po’ lucidi, che non sono sola. Lo sento proprio. E sento compassione per me e un po’ per tutti gli ansiosi come me (...)
September 06, 2018
Chi non si ferma, è perduto!
Questo articolo, pubblicato nella Rivista "luoghi e cammini di fede" (26) 2018 pp. 13-15, comincia con un titolo dall’interrogativo scomodo, che mi rimanda con il pensiero alla lettura recente e illuminante di una favola di Luis Sepúlveda “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” che scelgo di adottare, per l’associazione di significati, come incipit della mia riflessione. Ad un certo punto recita così: “Quando un umano faceva domande scomode, del tipo: «È necessario andare così in fretta?» oppure «Abbiamo davvero bisogno di tutte queste cose per essere felici?», lo chiamavano Ribelle”.
March 22, 2018
Pensare troppo o pensare troppo poco .. quando l'intelligenza si mette al servizio del vuoto interiore
L’uomo è un geniale nasconditore dei propri stati d’animo. È una mente geniale e creativa nella fabbricazione di auto-inganni, nella costruzione di sofisticate gabbie mentali entro cui rinchiudersi, dimenticando il profumo della libertà. Le tecniche sono talmente ingegnose e molteplici tanto da diventare invisibili.
Due di queste sono a mio avviso le meno “pensabili”, ossia l’abitudine a pensare troppo, e quella opposta, il non pensare affatto.
March 18, 2018
“ma tutti gli altri lo fanno!” … fare squadra, educando gli adolescenti alle regole
Questo articolo è un invito per i genitori, e per quanti esercitano una funzione educativa, a riflettere sul significato delle regole e sulla loro importanza nella regolazione emotiva dei ragazzi.
Ci lamentiamo che i ragazzi oggi non hanno limiti, sono ribelli e oppositivi, non si sanno assumere responsabilità, sono scansafatiche, non sanno prendere decisioni.
Ma qualcuno gli ha insegnato e/o mostrato come farlo?
Credo sia necessario allargare il nostro punto di vista. E senza andare alla ricerca di vittime o carnefici, sintonizzarci sulla fatica educativa dei nostri tempi.
Con queste premesse vorrei dare uno sguardo ai genitori, agli insegnanti, gli educatori, i catechisti e sul loro ruolo fondamentale e basilare nella crescita, parlando di regole.
Chi educa è chiamato ad assumere il giusto ruolo ed esercitare il proprio potere con autorevolezza non mettendosi in opposizione, come spesso accade, ma piuttosto alleandosi con lo "strapotere" assunto dagli adolescenti. L'articolo vuole suggerire alcune modalità efficaci per interagire con essi.
December 20, 2017
Viaggio o miraggio? Nuovi esploratori in cammino tra perfezionismo e disimpegno
Finora li ho evitati con cura, dicendomi che preferivo seguire in terapia gli adulti, al massimo i loro genitori... quest'anno tanti piccoli uomini e donne alla mia porta quasi fosse un dispetto del destino. Dato che siamo in fase di bilanci, anche professionali, posso dire che lavorare con gli adolescenti quest'anno mi ha lasciato in bocca un sapore nuovo.. sono esemplari a parte, sollecitano domande, ti mettono costantemente alla prova, ti sbattono sapientemente (e metaforicamente) al muro, è una sfida senza fine. Questo articolo è un ringraziamento per loro, per i loro occhi che mi guardano, per le domande che stimolano in me, per le mani che mi tendono, per le lacrime che mi donano.
grazieeeee
November 06, 2017
“NON CI STO PIU’!” UNA RETE PER INTERROMPERE LA VIOLENZA DI GENERE. RICONOSCERE I GIOCHI PSICOLOGICI DELLA VIOLENZA E COME FRONTEGGIARLI.
Questo seminario ha aperto una lente d’ingrandimento sul tema della violenza di genere, cercando d’inquadrare il fenomeno da più angolature, una psicologica, introspettiva ed ermeneutica, l’altra giuridica dai risvolti culturali e pratici, e nel realizzare questo incontro tra discipline è stata fondamentale la condivisione a due mani di questa iniziativa formativa, grazie alla partecipazione dell’Associazione Giuriste in Genere che opera all’interno del II municipio, in difesa delle donne. Il fine per cui operiamo è il medesimo, siamo donne e vogliamo lottare per i loro diritti, il modo in cui guardiamo il problema della violenza è da diverse prospettive e questo rappresenta per noi una ricchezza nella lettura del fenomeno stesso. Ringrazio il II municipio che si è fatto a noi vicino grazie alla disponibilità dell’assessore alle Politiche giovanili, universitarie, per la ricerca e il lavoro; politiche per l’integrazione, per i diritti e le pari opportunità, che ha abbracciato la nostra iniziativa e ci ha messo a disposizione la sala.
Ripropongo di seguito le riflessioni teoriche scaturite dal mio intervento al seminario.
May 24, 2017
Come affrontare bene la prima media
Il passaggio dalle elementari alla prima media non è vissuto sempre con tranquillità: si lascia il grembiule e si comincia a diventare ragazzi. Abbiamo chiesto ad Angela Maluccio, psicologa ed educatrice di spiegare come curare questo delicato passaggio.
December 18, 2016
Un augurio per TE
Oggi la dedico a TE, per il tuo CORAGGIO, per la tua COSTANZA, per la tua DETERMINAZIONE, per il tuo IMPEGNO, perché CI SEI e perché SEI COME SEI, perché mi doni ogni volta il regalo di vederti cambiare passo dopo passo.. e perché lo ritengo il miracolo più bello a cui possa assistere. È un dono per te che ora credi nel tuo CAMBIAMENTO, perché lo hai toccato con mano. È un dono semplice per te e ti prego di accettarlo per quello che è!
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